Concerto di emozioni: festa tra gli agrumi.
Se c’è un segreto è tutto nella nostra sobrietà». Le parole di Daniele Bettarini, sindaco di Buggiano, sono un inno alla chiarezza. Ma se a dirlo è un primo cittadino, allora dietro ci deve essere un solido perché. Buggiano Castello, borgo medievale di appena centocinquanta abitanti, ha qualcosa da spiegare a chi decide di visitarlo.
Le sue mura, scalfite solo da due piccole porte, nascondono una storia ricca e un fascino antico. Strade selciate e ripide guidano i visitatori in un’atmosfera di altri tempi, in cui l’apice della medievale particolarità si trova nella stupenda piazza Pretoria e nelle pievi di S.Nicolao e S.Lorenzo. Il segno naturale della tipicità del luogo, però, è un altro e, forse, più difficile da comprendere. Sono gli agrumi che quasi ti disorientano, perché a queste latitudini è raro trovarne di così importanti.
La loro presenza nel borgo è dovuta al respiro delle particolari correnti calde, che creano un singolare microclima. Fanno da guardia all’intimità locale dei giardini, chiamati “segreti” non a caso. Piccoli appezzamenti di terra coltivati con amore dai proprietari, si nascondo racchiusi tra le mura delle case. Si svelano solo ogni due anni, in occasione della loro apertura nella festa chiamata “la campagna dentro le mura” (quest’anno il primo e l’ottavo giorno di maggio). In quei giorni nasce una sorta di gara tra chi coltiva: ogni giardino viene abbellito e gli ospiti accolti con musica dolce e cibarie a tema; ad accompagnarli ci sono il vento caldo, i profumi dei fiori, odori di arance e limoni, suoni di strumenti e parole in chiacchiericcio.
Il tutto forma un concerto di emozioni, capace di spiazzare i neofiti dell’occasione. Gli stessi giardini servono a capire meglio la storia del luogo. Erano nati come orti per l’autosostentamento (l’unica eccezione è il giardino barocco di villa Sermolli, residenza signorile fin dal ‘600) e solo dopo, trasformati in pregio ornamentale.
Anche gli agrumi hanno avuto lo stesso destino legato in modo stretto alla crescita del benessere: servivano, infatti, per produrre marmellate, ora sono elementi di “unicità”. Adesso, i giardini segreti sono in totale sedici, tutti riuniti in un sistema museale a cielo aperto; ognuno di loro si lascia identificare per nome, carattere, struttura e per una storia propria da svelare.
A spasso nel paese col sindaco
L’ufficio in cui ci accoglie dà un senso di posticcio come se il tutto fosse precario: il palazzo è in fase di ristrutturazione. È il Sindaco di Buggiano Daniele Bettarini, comunque, a riceverci lì di persona, prestandosi subito a farci da Cicerone ideale attraverso strade e storia di queste parti.
– Sindaco, cosa consiglierebbe di vedere ad un turista in visita in questa zona?
“Prima di tutto, oltre a Buggiano Castello, i borghi di Colle e Stignano, entrambi rimasti fermi nel tempo; sono ideali per chi si lascia affascinare dalla storia. Una nostra perla, poi, è la Villa Bellavista di epoca medicea. Infine, meriterà una visita proprio questo nostro palazzo comunale, anche se ora si presenta un po’ in disordine: è l’ex convento di S.Marta, del 1200.”
– Invece, mi indichi quale, secondo lei, è un’originale peculiarità del territorio?
“C’è una caratteristica legata in modo stretto al nostro passato agricolo. A Buggiano ci sono più macellerie e centri distribuzione di carne di tutti i comuni della Valdinievole messi assieme.”
– Come definisce gli abitanti e la vita nel suo Comune?
” I buggianesi sono gente a cui piace la semplicità ed è affezionata alla propria terra. Per farla breve, Buggiano è famosa perché qua si vive bene!
Potrà essere banale, ma ci scuserete se non ci sembra poco.”
TESTI
Emanuele Begliomini
FOTO
Daniele Cavadini