Fin dal XVIII secolo, sul territorio vere e proprie scuole per giovani fanciulle. Casalguidi, il centro d’eccellenza. L’originale produzione apprezzata in tutto il mondo.
Quella al ricamo è una vocazione antica e tutta pistoiese, che affonda le proprie radici in epoche remote. La città di Pistoia costituisce un centro di eccellenza per questa particolare arte, di cui ancora oggi custodisce tradizioni ed esemplari di bellezza incomparabile.
Tramandata prima all’interno di conventi e monasteri e poi nei conservatori di istruzione femminile, la pratica della decorazione ad ago divenne prerogativa delle donne a partire dal XVIII secolo. Il ricamo, allora, iniziò a figurare tra le materie d’insegnamento negli istituti riservati alle fanciulle di buona famiglia.
E’ soprattutto, però, a cavallo tra Ottocento e Novecento che la città conobbe una straordinaria fioritura di laboratori e scuole private. Nobildonne e famiglie facoltose, infatti, iniziarono a vedere nel ricamo una possibile fonte di guadagno e non più soltanto un lusso dell’alta società. Tali laboratori, per lo più privati, si proponevano, spesso, il benefico scopo di far acquisire alle giovani meno abbienti un mestiere utile al proprio sostentamento. Pistoia divenne, dunque, un centro di eccellenza e conobbe un notevole sviluppo dell’artigianato locale.
Pizzi e tessuti pregiati di lavorazione pistoiese, impiegati nella realizzazione di biancheria per la casa o da corredo, non mancarono di farsi notare in Italia e all’estero. «Le donne scoprirono così che, con i loro manufatti, potevano sostenere l’economia familiare, un tempo prevalentemente agricola – spiega Anna Maria Michelon Palchetti, direttrice del museo del ricamo di Pistoia – e la pratica del ricamo soppiantò quella delle trecciaiole della paglia».
Oggi il museo del ricamo custodisce questa importante tradizione locale. L’istituzione ha sede presso palazzo Rospigliosi, nel centro storico cittadino. Gestita dalla sezione locale del Moica, guidata da Michelon Palchetti, costituisce, dal 2004, un punto di riferimento, sia a livello didattico sia di documentazione, sull’arte del ricamo. Le sue sale raccolgono una vasta collezione di esemplari unici, dai corredi nuziali ai paramenti sacri, capaci di testimoniare il livello di perfezione raggiunto dalle donne pistoiesi nel corso del tempo.
«Il percorso espositivo – continua la direttrice – viene rinnovato periodicamente e contempla diversi stili: a Pistoia si adoperavano molti punti e alcuni furono ideati proprio dalle ricamatrici locali». Tante, infatti, sono le tipologie originali della tradizione pistoiese: dal punto Pistoia allo sfilato, dal punto antico fino al punto Casalguidi, che prende il nome dall’omonima località del territorio pistoiese che ancora oggi è sede di importanti produttori di biancheria per la casa.
Museo del Ricamo
Palazzo Rospigliosi, via Ripa del Sale 3
Info tel. +39 0573 358016
TESTI
Rebecca Colet
FOTO
Fabrizio Antonelli