Giunti dall’Africa, sembra quasi uno scherzo ma è realtà.
In Sud Africa vive una specie di pinguini a forte rischio d’estinzione, il Pinguino del Capo (Spheniscus demersus), oggi inserita nel programma europeo nato per la tutela delle specie minacciate d’estinzione(EEP- European Endangered Program).
Questi programmi sono varati nell’ambito della forte collaborazione esistente tra gli zoo europei che aderiscono all’Assocazione Europea degli Zoo e degli Acquari (EAZA).
Un coordinatore lavora incessantemente con l’obiettivo di mantenere una popolazione di animali della specie oggetto del programma al di fuori dell’ambiente d’origine, monitorando la loro salute e gli scambi tra gli zoo per avere soggetti in riproduzione che, ad esempio, non siano imparentati tra di loro. Esistono coordinatori per elefanti, giraffe, scimpanzè, orici d’Arabia e per…i pinguini del Capo.
Questa specie è diminuita drasticamente in natura negli ultimi dieci anni a causa dei disastri ambientali causati dalle petroliere e della diminuzione di cibo, sia per il cambio di rotta dei pesci, sia per l’aumento della pesca commerciale nel tratto di mare che lambisce le coste regno dei pinguini.
Risultato la classificazione da parte dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) nella categoria “in pericolo d’estinzione”, appello a creare gruppi in riproduzione negli zoo e progetti di tutela in natura.
Abbiamo deciso di aderire al programma sia preparando una nuova area dedicata alla riproduzione della specie, sia partecipando al progetto SANCCOB, per la tutela dei pinguini in Sud Africa.
Dopo mesi di attesa sono arrivati 10 pinguini dallo Zoo di Varsavia ma al posto dei 5 maschi e 5 femmine attese, abbiamo ricevuto 9 maschi e 1 femmina. L’errore è stato frutto del difficile sessaggio di questi uccelli che presentano la stessa livrea in entrambi i sessi; solo l’esame del DNA, estratto da una penna, può farci sapere se un soggetto è maschio o femmina!
Fatti tutti gli esami, ci siamo resi conto che le possibilità di avere una colonia in riproduzione erano davvero basse e così abbiamo iniziato la procedura per far arrivare altre femmine, attese per i primi di luglio.
Nel frattempo però i pinguini si sono prefettamente adattati al clima pistoiese e la femmina Milady ha sottoposto a duro giudizio tutti i maschi, finché si è innamorata di Athos, un pinguino dal carattere deciso. I giovani innamorati hanno colonizzato un nido e deposto il loro primo uovo che si è schiuso il 23 marzo. Nei giorni scorsi il giovane pinguino, ormai grande quanto i genitori, ha fatto il suo debutto in società, presentandosi agli altri pinguini e al pubblico. Per lo zoo è un grande successo che premia la dedizione di tutte le persone che si dedicano alla cura della piccola colonia di pinguini con professionalità e competenza; per la specie Spheniscus demersus un tassello per la salvezza dall’estinzione.
Giardino Zoologico
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TESTO
Eleonora Angelini
FOTO
Archivio Giardino Zoologico