Fra le primissime vette attrezzate con le Alpi.
Il comprensorio sciistico della montagna pistoiese è il più grande dell’Appennino Tosco-Emiliano: si estende per più di 50 Km di piste servite da circa 25 impianti di risalita di ultima generazione. Si può intendere come l’unione di tre stazioni sciistiche: Abetone, Val di Luce e Doganaccia. Dai 1.930 metri di quota massima del Monte Gomito, e dalle altre vette, si gode di un panorama mozzafiato su crinali e valli scoscese di straordinaria bellezza. E’ proprio il paesaggio montano di questo territorio una delle caratteristiche di maggior attrazione. Non solo per la sua composizione ambientale ricca di boschi di faggi ad alto fusto e abete bianco, torrenti dalle acque cristalline e freschissime, piccoli laghi che d’inverno si trasformano in specchi di ghiaccio, prati alpini dove si trovano rifugi e bivacchi d’alta quota; ma anche per la memoria storica che giace in questi luoghi. Il contesto ambientale in cui si colloca il territorio dell’alta montagna pistoiese è unico nel suo genere. Facilmente raggiungibile da Firenze, Pistoia e Lucca si presenta come un grande parco alle porte della Toscana.
«L’amo questa montagna, come de’ più poetici luoghi della poetica terra toscana.», scriveva il Tommaseo alla metà dell’Ottocento. E forse ancor oggi si riesce a cogliere l’entusiasmo del noto linguista italiano nel percorrere i sentieri e nel discendere i declivi di questi pendii. Ogni borgo o centro abitato, seppur piccolo, ha un toponimo antico, spesso suggestivo e curioso. Le vette hanno nomi che ricordano grandi eventi storici (Alpe delle Tre Potenze, perché su di esso era collocato il cippo confinario di tre stati pre-unitari; Dente della Vecchia, per la sua forma aguzza e quasi “cariata”; Passo d’Annibale, da dove generazioni di toscani hanno giurato sia passato l’invasore cartaginese; Doganaccia, perché sede della dogana granducale). Le strade e i sentieri ricordano vicende e personaggi gloriosi, come la strada montana della Duchessa, che unisce i territori della Lucchesia con Modena, evidentemente perché i sudditi della duchessa di Lucca non volevano pagare la gabella transitando sulla via transappenninica, che veniva da Pistoia.
Ricordo un’amica svizzera – grande sciatrice – che venne a trovarmi sulle piste dell’Abetone. Per lei fu una scoperta! Era entusiasta dei tracciati delle Zeno (le piste progettate da Zeno Colò, uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi, campione mondiale e olimpico negli anni ’50. Qui sono nati pure Vittorio Chierroni, Celina e Ada Seghi, Paride Milianti e Gaetano Coppi, celebri campioni ), o della Selletta (già servita da impianto di risalita, il famoso Slittone, negli anni ’30), o della Val di Luce, così simile ai larghi declivi delle Alpi. Qui le piste da sci sono vaste pagine ammantate di bianco sopra la linea degli abeti.
Sul versante d’Abetone, invece, si possono trovare percorsi con pendenze alternate a pianori, varianti più strette e discese più impegnative, che scendono fino al passo delle Piramidi, appellativo spontaneo è reso dai due monumenti che contrassegnavano il confine tra gli storici granducati, di Toscana e di Modena. Il complesso sciistico della Doganaccia – sopra Cutigliano, un antico e delizioso borgo lastricato in pietra – è a misura di famiglia ed è perfetto per chi deve imparare le tecniche di discesa in completa tranquillità. Insomma, una varietà tale da stimolare qualsiasi sciatore, dal più esperto al principiante.
Oggi, l’offerta turistica dell’intero comprensorio è al passo coi tempi, e oltre a offrire moderni impianti di risalita (funivie, seggiovie, sciovie, baby-lift e una recente telecabina a sganciamento automatico), utilizza un efficiente impianto di innevamento programmato. Ci sono tutti i servizi di una moderna stazione climatica: scuole per tutte le discipline sciistiche, snow parks per gli amanti della tavola, alberghi, chalet e un’offerta diversificata per le attività dopo-sci. L’ospitalità è soddisfatta da moderni e celebri hotels.
TESTO
Elisa Valentini
Andrea Formento*
Val di luce, a misura di disabile. Impianti d’avanguardia, paesaggio affascinante
La Val di Luce è una ski destination dal paesaggio affascinante, a misura d’uomo e di famiglia. Gli impianti sono all’avanguardia, le piste collegate “ski dans neige” al resto del comprensorio dell’Abetone. Il nuovo “Val di Luce spa resort” offre servizi di qualità competitivi con la ricettività alpina e capaci di attrarre una clientela medio-alta. In sinergia con l’Unità spinale di Firenze sono nati progetti per portare sugli sci persone con lesioni spinali.
I maestri, parte degli addetti agli impianti e al soccorso piste sono già formati. L’obiettivo è creare una stazione accessibile a 360° da inserire in un circuito di località a misura di disabile. La Regione si è fatta avanti per acquistare il 50% degli impianti di risalita, con un modello simile alla Valle d’Aosta: tanti poli sotto un’unica struttura proprietaria. Sarebbe una svolta essenziale per l’intera montagna toscana.»
* Direttore impianti e piste della Val di Luce e Presidente ANEF Toscana
Marco Ceccarelli*
Cutigliano, nodo centrale del comprensorio
L’Alpin Bob e i circuiti di Downhill
E state e inverno a misura di famiglia è il nostro slogan. Le piste di Doganaccia sono alla portata di tutti, anche dei bambini ai primi approcci con lo sci, che possono fruire gratis del tapis roulant. Gli skipass e lezioni con i maestri sono a buon mercato. Il comprensorio, piccolo e raccolto, è perfetto per i soggiorni bianchi scolastici. La bella stagione propone tante attrattive: il Parco avventura, l’alpin bob e i circuiti di downhill su cui si allenano campioni italiani e mondiali. Oltre al completamento della funivia per Croce Arcana, è in progetto la costruzione di un albergo a Doganaccia e il collegamento tramite impianti col Corno alle Scale. Cutigliano diverrebbe il nodo centrale del nuovo grande comprensorio.» E.V.
*Doganaccia 2000 S.r.l.
Giampiero Danti*
Abetone, famosi personaggi dello sci e celebri piste
Abetone è la capitale dello sci toscano (e non soltanto) e ha un primato sulle Alpi: la sua storia. Il primo paio di sci arrivò nel 1904 e da lì iniziò un lungo ciclo di titoli olimpionici e grandi campioni che l’hanno resa celebre nel mondo.
Abetone si è mantenuta al top della tecnologia per gli impianti e la lunga esperienza maturata la rende adeguata a manifestazioni importanti, dai campionati mondiali master al Pinocchio sugli sci.
Oltre al prestigioso gemellaggio con Aspen, obiettivo imminente è la realizzazione di una pista per la coppa del mondo e il recupero di tracciati nel bosco per ciaspole, sci di fondo ed alpinismo. L’estate ha un suo rilievo col Gravity park, prossimo investimento sarà un campo sportivo. Le regioni Toscana ed Emilia lavorano a un progetto di skipass unico per il triangolo Abetone-Doganaccia- Corno alla Scale, estendibile a tutte le stazioni toscane ed emiliane.» E.V.
* Sindaco di Abetone e Direttore SAF (Società Abetone Funivie)