Sta per iniziare la seconda residenza d’artista al Giardino di Cino, lo spazio urbano compreso tra Piazzetta Sant’Atto e Vicolo Bacchettoni, che dalla scorsa estate è coinvolto in un processo di riqualificazione urbana e che, grazie alla sinergia tra l’associazione culturale Spichisi, istituzioni pubbliche e private e cittadini, sta dando nuova vita a uno degli spazi più suggestivi e particolari del centro storico pistoiese.
Dopo il primo importante intervento che ha visto protagonista lo street artist di fama internazionale Millo nel novembre scorso, adesso è la volta di Ecòl, studio di architettura e piattaforma di ricerca pratese con alle spalle già importanti lavori sia a livello nazionale che internazionale. Sono Olivia Gori, Cosimo Balestri, Emanuele Barili, che, attraverso il proprio lavoro, sviluppano strategie ed estetiche non convenzionali come risposta ai problemi e alle esigenze pratiche contemporanee.
Vincitori del Premio Architettura Toscana 2019 per la categoria Spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione, gli Ecòl hanno accolto con entusiasmo l’invito di Spichisi a partecipare al progetto di rivitalizzazione del giardino di Cino e hanno ideato un intervento temporaneo pensato ad hoc per gli spazi del giardino e la sua speciale collocazione.
Il 17 luglio si è tenuto un incontro con la città e dal 20 luglio questo gruppo di giovani architetti, assistiti da studenti del territorio, si cimenterà con la storica pavimentazione del giardino di Cino, dandone una personalissima visione creativa, attraverso la rivisitazione di uno degli elementi architettonici più caratteristici della città: il romanico.
Romanico Automatico è un intervento temporaneo che interpreta i motivi grafici e la bicromia del romanico pistoiese e gioca con il rapporto dimensionale tra superfici orizzontali e verticali, accentuando la conformazione della stanza urbana tra Piazzetta Sant’Atto e Vicolo dei Bacchettoni. Il 25 luglio è prevista l’inaugurazione dell’opera e in autunno riprenderanno i lavori per una seconda parte del progetto.
Si ringraziano: Fondazione Caript, Conad del Tirreno, Mati 1909, Giorgio Tesi Group, Discover Pistoia.
Foto di Lorenzo Marianeschi