Orientate da questa convinzione, sono ormai più di 30 anni che noi di Voglia di Vivere lavoriamo sull’idea di benessere come obiettivo da raggiungere, sia per ciò che riguarda il più materiale aspetto fisico, ma anche per quello più intimamente emotivo. Un lavoro che con il passare del tempo diventa sempre più complesso, perché deve rispondere alle mutevoli necessità delle persone, e delle possibilità che ciascuno ha di arrivare alla propria condizione di serenità e salute.
Tutti sappiamo bene che fra il dire e il fare ci sono in mezzo molti mari, motivo per il quale noi – al pari di ogni altra associazione di volontariato impegnata a migliorare un settore della vita comunitaria – siamo organizzate per portare salute, quindi sorrisi, verso uno stato di benessere quanto più possibile elevato.
Lo facciamo attraverso le attività che promuovono la cultura della prevenzione, e parimenti con le attività che possono dare sollievo nei momenti in cui – sia sotto un profilo fisico sia emotivo – sia messa a dura prova la serenità della persona, perché è la sua stessa vita a trovarsi messa in gioco.
Ci impegniamo quotidianamente per raggiungere questo obiettivo, coltivare la cultura del ben-essere intesa non solo come assenza di malattia (parlando quindi prevenzione con scelte di vita equilibrate) ma anche come stato mentale e sociale, della persona e della comunità in cui vive. Un concetto che prevede attenzione, ascolto, personalizzazione delle attività da proporre così che ciascuno possa trovare l’“abito” più idoneo alle proprie necessità.
Da questa idea scaturiscono le tante attività che a Voglia di Vivere possono essere svolte per dare risposta alle esigenze individuali, dalle più tradizionalmente riconosciute (agopuntura, supporto psicologico e nutrizionale, attività motorie) a quelle considerate non propriamente cliniche o assistenziali, ma che molto hanno da offrire proprio sotto questi aspetti: dal raccontarsi attraverso il gruppo di narrazione terapeutica al trovarsi insieme nel laboratorio creativo, dove si danno parole o forma ai pensieri. O, ancora, trovandosi davanti allo specchio insieme a Giada Baldini non a caso definita “ingegnere di bellezza” perché con il metodo che ha elaborato aiuta a raccogliere i pezzi andati in frantumi, e a rimetterli insieme.
Lo scorso 13 ottobre, in occasione della Giornata nazionale del seno metastatico, in collaborazione con Far.Com presentammo “Mi prendo cura di me”, una pubblicazione realizzata per comprendere meglio come, insieme a Voglia di Vivere e alle sue professioniste, ogni donna abbia la possibilità di volersi più bene.
Adesso – che Giada Baldini già da 4 anni incontra con successo le pazienti pistoiesi e che i laboratori terapeutici “alternativi” stanno prendendo forma e consensi – ne abbiamo realizzato una sintesi chiamandola “Mi prendo cura di te”, un opuscoletto agile per enfatizzare quanto Voglia di Vivere, attraverso il Progetto Elisa, le volontarie e le professioniste attive in associazione, sappia precorrere i tempi e servirli ai cittadini sotto forma di servizi per assistenza e cura.
Info: www.vdvpistoia.org