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Al Funaro arriva la danza di Cristiana Morganti

Il Funaro di Pistoia dedica giugno 2017 alla danza di Cristiana Morganti.

Giugno è all’insegna della danza al Centro culturale Il Funaro.
Il 21 giugno, alle ore 21.30, il Funaro presenta al Teatro Manzoni per Pistoia Teatro Festival lo spettacolo A Fury Tale, di Cristiana Morganti, interpreti due danzatrici anche loro come la Morganti provenienti dal Tanztheater Pina Bausch Breanna O’Mara e Anna Wehsarg. Unica artista ad essere prodotta dal Funaro, Morganti giunge nella città toscana dopo aver appena presentato al Théâtre de la Ville di Parigi, tempio della danza contemporanea, Jessica and me che, con Moving with Pina, completa l’elenco degli spettacoli creati fino ad oggi, a cinque anni dall’inizio del suo percorso come solista e coreografa “indipendente” dal Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

In A Fury Tale Cristiana Morganti per la prima volta non danza e si riserva la possibilità di una maggiore distanza critica affidando ai corpi e alle personalità di due donne, alte, dalla pelle lattea, i capelli rossi, uguali ma diverse, il compito di restituire la sua riflessione sensibile, ironica, in parte autobiografica sul femminile nelle sue molte, possibili declinazioni: competizione/amicizia, isterismo/dolcezza, imprevedibilità/quotidianità, aggressività/tenerezza. Lo spettacolo, animato da queste potenti alternanze, rivela un universo onirico e misterioso, in bilico tra fiaba e realtà. A essere indagato è anche il sentimento della rabbia, nella sua doppia veste di potenza distruttrice o spinta vitale. Su una scena completamente bianca, quasi uno sfondo su cui far esplodere video, colori e luci stroboscopiche, le due danzatrici agiscono, danzano, si scontrano e si raccontano. Il dialogo con la coreografa è sempre presente, per indagare il vissuto delle danzatrici nel rapporto con chi le dirige, ma non solo. Cristiana osserva dall’alto le sue interpreti, con sguardo partecipe e ironico, ed entra, solo per un momento, sul palcoscenico, come a dire, della labilità di una quarta parete, già abbattuta da tempo, della fragilità dei confini fra vita e finzione, biografia e artificio. L’incalzante susseguirsi delle scene avviene con tagli netti, quasi cinematografici, senza dissolvenze, ed è accompagnato da un collage musicale che spazia con voracità tra stili e generi, dal punk-rock a Bach. I tanti momenti di danza sono potenti e imprevedibili ma anche delicati; rivelatori di perturbabilità e timori, sogni e speranze. Lo spettacolo è ospitato al Teatro Manzoni all’interno del Pistoia Teatro Festival, iniziativa dell’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale pensata appositamente per l’anno che vede la città fregiarsi del titolo di Capitale Italiana della Cultura. Dal 18 al 25 giugno, in dialogo con alcuni degli spazi architettonici più significativi della città, il Festival animerà Pistoia, con un ricco cartellone di appuntamenti di musica, teatro e danza contemporanei, tra debutti assoluti, prestigiose presenze artistiche e creazioni nate per luoghi speciali.

Giovedì 22 giugno, alle ore 21, al Funaro, verrà proiettato invece, il documentario Pina Bausch a Roma, un film di Graziano Graziani.
Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Andrés Neumann e Cristiana Morganti, sua interprete per oltre vent’anni e unica “romana” di nascita a partecipare alla creazione dello spettacolo O Dido nel 2000. Scomparsa nel 2009 a 68 anni, Pina Bausch – mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders – “ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee” (Leonetta Bentivoglio). Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986), e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma. Il documentario Pina Bausch a Roma ripercorre le due residenze romane dell’artista tedesca, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, la Roma insospettabile di Pina Bausch, una città autentica e assolutamente anticonvenzionale: una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo popolari e passeggiate al mercato della frutta, una Roma underground, distesa nelle sue periferie multietniche, conosciuta grazie a ripetute visite in campi rom e sopralluoghi notturni in locali transgender e circoli di cultura omosessuale. Firma la regia Graziano Graziani, critico teatrale, scrittore e giornalista, tra i conduttori di Fahrenheit a Radio 3 Rai e collaboratore di Rai 5 per cui ha realizzato diversi documentari sul teatro contemporaneo. Autore del blog Stati d’eccezione, scrive per varie testate e ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali per l’editrice Quodlibet, Atlante delle micronazioni (2015). Nato per iniziativa di Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro, e Andrés Neumann, storico produttore della Bausch, il film prende spunto da alcune fotografie inedite contenute nell’Archivio Teatrale Andrés Neumann, relative alle visite di Pina Bausch ai campi rom di Roma.

Numerosi sono i mini laboratori in programma per non professionisti: un’opportunità rara di osservare dall’interno il metodo di lavoro e il panorama estetico di Cristiana Morganti che curerà gli incontri insieme alla danzatrice Anna Wehsarg anche lei a lungo interprete del Tanztheater Pina Bausch. Si parte il 16 e 17 giugno con “Un’ora per noi”, otto proposte di un’ora ciascuno (venerdì 16 giugno h.10/11 – h.12/13 – h.16/17 – h.18/19, sabato 17 giugno h.12/13 – h.16/17 – h.18/19) aperti a persone di tutte le età, a chiunque abbia la curiosità di mettersi in gioco scoprendo la libertà e la gioia del movimento. Sabato 17 giugno, dalle ore 10 alle ore 11, inoltre Un’ora per genitori e figli: l’incontro è specificatamente rivolto a genitori e figli (bambini dai 3 anni, benvenuti sono anche fratelli e sorelle, insieme). Uno spazio concepito per muoversi e danzare insieme, per ispirarsi l’un l’altro, per sperimentare, divertendosi e facendosi stupire la possibilità di un dialogo che passi anche attraverso il corpo oltre che attraverso la parola. Ingresso € 8/incontro, ingresso libero fino ai 6 anni (per l’incontro genitori/figli).
Dal 22 al 25 giugno è previsto il workshop, a cura di Cristiana Morganti con Anna Wehsarg, per professionisti, danzatori e attori, dal titolo True Presence: un lavoro sensibile, attento ed accurato sulla qualità del movimento, sulla presenza scenica e sul potere evocativo del gesto eseguito con la giusta tensione emotiva. La parte dedicata alla formazione fisica, fatta di proposte libere e dinamiche per sbloccare le resistenze e ad entrare subito in contatto col proprio corpo, cui seguirà l’elaborazione danzata di gesti e movimenti personali, anche quotidiani, sarà poi trasformata in frasi di movimento con l’idea di costruire un proprio personale vocabolario coreografico. La parte dedicata più spiccatamente al teatro partirà da domande, ricordi, aneddoti, brevi testi improvvisati e non, attraverso cui i partecipanti saranno incoraggiati ad esplorare la propria creatività, sperimentando l’unicità espressiva del proprio corpo e della propria voce.


Info BIGLIETTI per A Fury Tale
:

Posto unico non numerato
Ingresso 15 euro, ridotto 12 euro, Risvegliati_Card 7,50 euro
Ridotto per: tesserati Funaro e Soci FAI, Fondazione Pistoiese Promusica, Teatro Manzoni di Pistoia, Touring Club Italiano, Institut Français Firenze, Centro Guide Turismo Pistoia, Soci Coop, under 30

Info programma: www.ilfunaro.org

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