L’impegno della Giorgio Tesi Group per la produzione di nuove varietà di Cupressus sempervirens
Se c’è un albero che ha un ruolo fondamentale ed insostituibile nei paesaggi dell’Europa meridionale e dell’Asia, questo è il cipresso. Si tratta di una pianta che qualifica anche l’Italia e che, nella penisola, è identificata soprattutto con le regioni centrali, tra Toscana, Umbria e Marche. Difficile immaginare, in queste zone, una collina, una strada di campagna, un gruppo di case coloniche che non veda anche la presenza di queste conifere sempreverdi, vera e propria anima del paesaggio, skyline irrinunciabile per ogni orizzonte. Queste piante sono state immortalate da fotografi, fanno parte del marketing dei territori che le ospitano e le mostrano al mondo, sono state rappresentate da celebri artisti (basterebbe pensare ai cipressi della Francia del Sud ai quali Van Gogh ha dedicato molte sue tele) e sono state celebrate da poeti, a partire da Giosuè Carducci, Premio Nobel per la letteratura nel 1906, che cantava i cipressi «alti e schietti» che congiungono Bolgheri a San Gudo, in Maremma.
È proprio partendo da questa consapevolezza che la Giorgio Tesi Vivai ha sempre avuto al centro della propria produzione vivaistica i cipressi, cercando in particolare di trovare concrete soluzioni alle forme di malattia sempre più diffuse che hanno colpito questa specie vegetale. Negli ultimi anni, al fine di potenziare e migliorare la qualità delle piante, la Giorgio Tesi Vivai ha anche avviato un piano di lavoro in stretta collaborazione con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche. E questo piano di lavoro ruota attorno a tre impegni. Il primo riguarda la coltivazione e la vendita di quattro brevetti di varietà di Cupressus sempervirens resistenti al cancro costituite dall’Istituto, precisamente Cupressus sempervirens “Agrimed”, il Cupressus sempervirens “Bolgheri”, il Cupressus sempervirens “Mediterraneo” e il Cupressus sempervirens “Italico”. Il secondo prevede il sostegno all’Istituto per la ricerca di cloni di Cupressus sempervirens a bassa o nulla produzione di polline, per ridurre le allergie.
Il terzo impegno che la Giorgio Tesi Vivai si è assunto è infine quello di impiantare una collezione delle specie di Cupressus presenti nel mondo e delle principali coltivazioni di Cupressus sempervirens e di altre specie di interesse colturale, una sorta di Campo-catalogo. Il Campo-catalogo, nel quale sono ad oggi presenti 50 differenti tipi di cipressi, ha prima di tutto lo scopo di conservare il germoplasma, ma ha anche ulteriori importanti finalità: una finalità didattica, come luogo da visitare per conoscere queste tipologie di piante, e una finalità più propriamente scientifica e botanica, come fonte di materiale di propagazione a scopo vivaistico e di studio.
TESTO
Carlo Vezzosi
FOTO
Nicolò Begliomini