Le Sale Affrescate del Palazzo comunale di Pistoia ospiteranno dal 19 aprile al 19 maggio Donne forti, la mostra antologica di Leonardo Begliomini, artista pistoiese nato e residente a Le Piastre (PT). L’iniziativa sarà inaugurata venerdi 19 aprile alle 17.30 ed è realizzata da Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese con il sostegno dei Comuni di Pistoia e San Marcello Piteglio, in collaborazione con Fondazione Pistoia Musei e con il patrocinio di Provincia di Pistoia e Regione Toscana.
Il percorso artistico del pittore e scultore pistoiese trae spunto indubbiamente dalla scuola pistoiese del Novecento e da artisti quali Pietro Bugiani, Sigfrido Bartolini, Umberto Mariotti, Valerio Gelli e Jorio Vivarelli, ma con il passare del tempo si apre verso orizzonti nazionali e internazionali facendo riferimento al tedesco Ernest Barlach e agli italiani Domenico Rambelli da Faenza e Giuseppe Gorni di Mantova, per arrivare ad uno scultore dal conclamato riconoscimento internazionale come Henry Moore.
L’esposizione racconta la vita artistica di Begliomini, da sempre affascinato dal racconto delle Donne Forti “montanine”, sempre disposte a faticare al pari dell’uomo, dovendo anche accudire figli e casa, mettendosi a disposizione sia della famiglia che dell’intera comunità.
Soggetto predominante dell’opera di Begliomini è quindi la donna madre che vigila sui figli e orienta l’equilibrio etico della famiglia attraverso un’autorità indiscussa e ben accetta. Una figura femminile tipicamente riscontrabile nei primi anni del ‘900, quando gli uomini erano costretti a partire dai paesi della montagna per la Maremma, la Sardegna o la Corsica per lavorare come carbonai, lasciandole sole con i figli e le tante responsabilità.
Un tema che si inquadra perfettamente nei temi fondanti l’Ecomuseo stesso: la memoria quale radice dell’identità, il rapporto con l’ambiente e la materia naturale, la conservazione del patrimonio immateriale di tradizioni e narrazioni fissati nella pietra, pronti per dialogare con il futuro, divenendo preziose eredità per le nuove generazioni.
Per rendere omaggio alle opere presenti all’esposizione, è stato realizzato un catalogo (Metilene Edizioni) contenente un testo critico di Edoardo Salvi ed uno storico di Federico Pagliai, una biografia ragionata di Anna Maria Iacuzzi e le testimonianze di Paolo Tesi, Fabrizio Zollo, Siliano Simoncini, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Saulo Begliomini e Umberto Semplici.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal 19 aprile al 19 maggio 2024, da martedì a domenica e festivi (giovedì 25 aprile e mercoledì 1° maggio), dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.