Uno scatto della collezione Bresci ci fa vedere una piazza Giovanni XXIII piena di auto: è il periodo del boom economico.
Diciamocelo chiaramente: anche se in bianco e nero, così come con diverse auto a far respirare un po’ di gas anche alle formelle, ma anche così il Fregio Robbiano ha il suo fascino.
Forse risulta meno maestoso di come lo è adesso, dopo la conclusione dei lavori di restauro della facciata, però lo scorcio è davvero suggestivo. Una Piazza Giovanni XXIII diversa dal solito, un vero e proprio parcheggio a due passi da piazza del Duomo, senza dover pagare un centesimo, con le auto ordinate senza nemmeno dover disegnare le strisce segnaletiche per terra.
Una sinfonia di Ape Piaggio, Fiat 500 e 600, Maggiolino e Lancia, tanto per citare alcune delle automobili che vedete nella foto della collezione Bresci. Siamo nella Pistoia di fine anni Cinquanta, primissimi anni Sessanta (l’anno preciso non è stato riscontrato in maniera esatta) ed il boom economico si sta facendo sentire eccome. Le auto prendono sempre piàù campo rispetto ai cavalli, alle biciclette ed ai pedoni.
E, a dire la verità, in tutta la piazza l’unico spazio autorizzato e delimitato è quello del “posteggio cicli e moto” con un cartello abbastanza rudimentale.
Lassù in cima, le formelle del Fregio Robbiano con il loggiato che, all’occorrenza, poteva divenire parcheggio per entrare dentro l’ospedale del Ceppo. Pistoia è anche questo: un centro storico ricchissimo di arte e di monumenti da visitare, che negli anni sta ritrovando la sua giusta valorizzazione.
Pistoia Com’era è un gruppo nato su Facebook per far conoscere, anche ai più giovani, soprattutto attraverso le fotografie le meraviglie della nostra città e come Pistoia è cambiata da fine Ottocento ad oggi. Ogni giorno sempre spunti nuovi mettendo in evidenza una Pistoia che non esiste più: non una operazione-nostalgia, ma semplicemente valorizzare quello che Pistoia è stata. E’ così che è nata la collaborazione fra il gruppo e Discover Pistoia.