Quando arriva l’autunno, il Fintocolto pistoiese resta malinconico.
Nel senso che lo era anche prima, quindi fondamentalmente non cambia niente a parte la Lacoste che diventa magicamente a manica lunga, e la camicia che smette di essere arricciata alle braccia, e la barba che smette di essere sudata, ma non smette comunque di essere.
Giunto all’autunno, il Fintocolto:
– Vede serpeggiare tra gli amici una rinnovata stanchezza, l’umore giallo chiaro di chi sa di aver concluso l’estate e non ha più voglia di uscire onde evitare il crudo rischio di rimembrare le serate devastanti sulla Sala in t-shirt. Alla fine si ritrovano comunque sulla Sala. In t-shirt e golfino.
– Continua a passare davanti all’Andreini e lamentarsi del prezzo delle Converse, perseverando nel rinfacciare alla vetrina che un tempo le vendevano in edicola e tentando di spiegarsi come mai continuerà a utilizzarle anche in inverno, con la pioggia. Risponderà con una sola parola: Stile. Oppure “Ciaone”, che ora va tanto di moda. Ciaone, inverno. E tra l’altro, a proposito di inverni, stile e Converse: un paio nere farebbero pure comodo.
– Disperato, inneggia contro le giornate che durano sempre meno verso tutti i propri compagni. Con disperazione autentica, senso di impotenza, conati di vomito e…ehi, ma sta per ricominciare la stagione del Pistoia Basket. Selfie con l’abbonamento e camicia nuova da battaglia a quadrettino.
– Convive in malo modo con l’indecisione sui locali da frequentare, se persistere con quelli con spazio esterno – a rischio freddo – o cominciare con quelli interni – a rischio caldo. Lascerà decidere gli altri, procurandosi intanto t-shirt e golfino. L’importante è comunque che dopo si vada da Mastrella, che ha riaperto.
– Pensa a quando passerà da Piazza d’Armi (perché chiamarla Piazza della Resistenza entrerà d’abitudine tra almeno altre 16 generazioni) e vedrà quelle sparute chiome gial…ah no.