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La casa del tempo

Spazio ZeroSei è un progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e si articola in differenti realtà territoriali a livello nazionale come Lecce, Pistoia, Ventimiglia e Vibo Valentia (nota 1) che assumono come modello un progetto sperimentale – la Scatola delle Buone Idee – realizzato a Torino a partire dal 2014 dall’Impresa Sociale XKE’?, come azione del programma ZeroSei della Compagnia di San Paolo.

L’aspetto principale che unisce i diversi partner di questo progetto è legato all’offerta di uno spazio informale e flessibile dedicato alla costruzione di relazioni sociali fra bambini ed adulti. La realizzazione dello Spazio ZeroSei di Pistoia, inaugurato lo scorso 7 settembre, è stata possibile grazie anche ad una realtà cittadina che ha costruito nel tempo una sua identità sui servizi educativi per bambini e loro famiglie, in particolare sul tema degli ambienti educativi “che hanno in sé un significato specifico, capace di rimandare a valori educativi, sociali e culturali che sono divenuti segni di appartenenza propri della realtà pistoiese“ (Giovannini, 2018). Spazio ZeroSei è dunque il risultato di un lungo confronto con questa realtà e di un percorso di ricerca che ha portato alla progettazione di un servizio innovativo, improntato ad un’offerta informale e attiva.

L’intenzione è stata quella di creare un ambiente dove lo stupore e l’immaginario potessero trovare accoglienza, una casa capace di nutrire i sensi, le emozioni, l’immaginario di bambini e adulti. La costruzione degli ambienti della Casa del Tempo prende vita da un percorso formativo, condotto da Patrizia Menichelli, sulla poetica degli spazi che ha aperto negli educatori dello Spazio ZeroSei una riflessione sul senso profondo sul tema dell’abitare, favorendo l’ingresso in immaginari con forte valenza simbolica. Il nuovo spazio è concepito come il corpo di una casa, fatto di stanze, che ognuno, mentre le attraversa, arriva ad abitare, ad appropriarsene, si fa avvolgere e proteggere. Grande importanza, nell’allestimento, hanno avuto le narrazioni personali degli educatori, i loro ricordi d’infanzia, le rimembranze di “spazi passati” abitati in precedenti case, luoghi di educazione sentimentale. Le narrazioni hanno orientato la scelta di arredi che offrissero nuove suggestioni e significati a percorsi esperienziali legati all’immaginario dell’abitare, dell’accoglienza, della cura, delle relazioni. Giocare ad abitare una casa, è quello che viene proposto con la frequenza allo Spazio ZeroSei. Bambini e adulti diventano a poco a poco, stanza dopo stanza, gli abitanti di spazi immaginari e intimi dove incontrano l’altro e se stessi, scoprono sensazioni, immagini e ricordi che favoriscono una “educazione al sentire”, attraverso un’immersione in un contesto sensoriale.

La Casa del Tempo si compone di diverse stanze, identificabili, come in ogni abitazione, per la loro funzionalità. La prima stanza è quella dell’accoglienza, il tinello, dove sotto un tavolo alto alto alto, si raccontano storie che introducono al tema della casa. Disposte in cerchio ci sono piccole e differenti sedie colorate: ogni ospite può scegliere quella che più gli piace per prepararsi all’ascolto delle storie. In questa stanza c’è anche un lungo mobile fatto di cassetti e sportelli dove si può curiosare e scoprire gli oggetti che vi sono celati: tazze, piatti, bicchieri, teiere in miniatura. C’è poi la “stanza del lavoro”, allestita come laboratorio per creazioni con la carta, ma caratterizzata soprattutto da angoli speciali: il tipografo, il sarto, il ciabattino, il tessitore, frutto delle narrazioni personali degli educatori. Nella stanza della camera e dei giochi ci sono arredi morbidi, cuscini, tappeti, un cucù e giocattoli di altri tempi, oggetti inconsueti, di legno e latta. Infine, la soffitta alla quale si accede entrando da un armadio. È la stanza dell’imprevisto, popolata da oggetti, profumi, vecchi abiti e “valigie narranti” che si aprono a ricordi (il cesto del picnic e la toilette dei nonni) o che, chiuse, nascondono sogni, paesaggi immaginari luminosi e sonori che si possono ammirare solo posando lo sguardo su piccoli buchi esterni. Ogni settimana, i percorsi esperienziali della Casa del Tempo sono rivolti alle scuole dell’infanzia per tre mattine, e per famiglie e bambini nella fascia 0-6 anni sia la mattina che il pomeriggio. Durante l’anno sono organizzati corsi di cucina etnica, ginnastica dolce per mamme e bimbi in marsupio, corsi di massaggio infantile, laboratori a tema. Si può accedere allo Spazio ZeroSei prenotandosi al numero 0573 26897 o tramite email educativo@coop-pantagruel.org

 

Testo Claudia Cardelli Coordinatrice Pedagogica – Coop. Pantagruel

Patrizia Menichelli artista formatrice, performer, designer

Foto Nicolò Begliomini

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