Il primo luglio si sono conclusi i complessi lavori di restauro degli interni della chiesa di San Giovanni Decollato del “Tempio”.
Il 29 agosto, martirio di San Giovanni, con solenne cerimonia, la chiesa sarà riaperta al culto dopo quasi cinquanta anni di chiusura.
L’edificio era nato come piccolo oratorio annesso all’antico ospedale fondato per volontà dei conti Guidi sul finire dell’anno Mille. Lo spedale fu retto, quasi dalle sue origini, dall’Ordine Cavalleresco ospitali di San Giovanni di Gerusalemme, poi divenuto Ordine di Malta. La cappella, sul modello di quella annessa al primo ospedale dell’ordine eretto in Gerusalemme, fu dedicata a San Giovanni decollato.
Oggi i lavori, che sono stati guidati da una accurata ricerca storica archivistica, ci restituiscono un edificio tardo barocco, forse il primo in Pistoia a introdurre compiutamente tale linguaggio stilistico agli inizi del secolo XVIII.
Per volontà dei Gran Priori del Santo Sepolcro di Pisa la chiesa fu completamente rinnovata a partire dagli anni venti del secolo Diciottesimo. Il gusto dei committenti e le nuove mode crearono un inedito insieme di architettura e apparato decorativo. Maestranze fiorentine e ticinesi, probabilmente sotto la guida dell’architetto Padre Raffaello Ulivi, che in quel periodo era cappellano, crearono un’immagine ariosa, composita e ricca di squillanti cromie e finti marmi. Di particolare effetto i policromi altari dalle colone attorcigliate con selve di cherubini che creano un insieme unico con le belle tele di Pietro Marchesini. La chiesa conserva anche testimonianze artistiche più antiche come la bella testa marmorea del Battista e due affreschi con Madonna del secolo XIV. La Riapertura sarà l’occasione per illustrare i lavori di restauro e presentare le inedite documentazioni archivistiche e storiche sulla storia del complesso del Tempio, studi che entro l’anno troveranno pubblicazione in un volume monografico.
TESTO Simone Martini