L’amore per i luoghi passa anche dal palato. Scopri i prodotti tipici di Pistoia e del suo territorio.
Quando si viaggia in Italia e in Toscana, l’esperienza culinaria è un fattore imprescindibile della vacanza. Pistoia in tutto ciò non è certo da meno.
Tante le eccellenze gastronomiche che trovano dimora a Pistoia: dai prodotti della terra ai dolci, questa bella città toscana sa come accogliere al meglio i suoi ospiti.
Se passate di qua, ecco per voi una lista delle cose da assaggiare:
1) Come buona pare della regione che la accoglie, Pistoia, specialmente nella zona del Montalbano, ha una cospicua produzione di olio, che ogni anno coinvolge migliaia e migliaia di persone e centinaia di frantoi in azione, talvolta visitabili anche a fini turistici.
2) Lo stesso vale per il vino: la zona privilegiata è ancora quella del Montalbano, soprattutto nella zona confinante con Carmignano e Vinci. Forse non molti lo sanno, ma le due cittadine, oggi la prima in provincia di Prato e l’altra di Firenze, nel Medioevo erano sotto il dominio di Pistoia, che qui aveva il suo sbocco sull’Arno.
3) Una vera primizia, riconosciuta presidio Slow Food, è il fagiolo di Sorana. Il pregiato legume prende il nome dalla località di Pescia dove si coltiva e dove se ne producono solo pochi quintali l’anno. Il legume, bianchissimo e con una buccia sottile sottile, è ideale per preparare i fagioli al fiasco.
Olio e vino prodotti nel Montalbano
4) Il carcerato è il piatto tipico della città di Pistoia. Per mangiarlo in verità bisogna essere di stomaco forte, dal momento che è una zuppa a base di pane raffermo, interiora di vitell e una spolverata di formaggio e burro (anche se la ricetta originale non lo prevede). Il curioso nome deriva dal fatto che era un piatto cucinato per i prigionieri del carcere di Pistoia, in passato come oggi vicino ai macelli della città.
5) La farinata con le leghe è una prelibatezza della cucina povera, che dovete assolutamente assaggiare se venite in città. Le leghe non sono altro che striscioline di cavolo nero, mentre la farinata è così chiamata perché a base di farina di mais.
6) I dolci sono uno dei capitoli più felici della cucina pistoiese. Vero prodotto del territorio è la farina di castagne, ricavata dai tanti frutti che si raccolgono nei boschi della montagna e dell’appennino. La farina è la base per i necci, simili a piadine, per il castagnaccio, dolce con uvetta e pinoli, e per le frittelle.
Farinata con le leghe e confetti pistoiesi
7) Pistoia deve buona parte della sua fama ai confetti. Dei confetti molto particolari però! Sono tondi, bianchi e “birignoccoluti”, come dicono i pistoiesi, ovvero spinosi. L’azienda più famosa che li produce è la confetteria storica della famiglia Corsini.
8) I brigidini di Lamporecchio sono il must di qualsiasi “banco dei chicchi” nelle fiere toscane. Un biscotto sottilissimo e croccante, dal sapore intenso di anice, perfetto da mangiare mentre si cammina tra bancarelle e giostre nelle sagre di paese.
9) Un altro biscotto davvero particolare sono le cialde di Montecatini. A forma di cerchio e di dimensioni notevoli, la cialda ha un doppio strato di wafer croccante e un ripieno di mandorle tritate e zucchero. Prodotto in poche aziende della città termale, la cialda di Montecatini si sposa perfettamente con il gelato.
10) Pistoia ha una sua chocolate valley. Ebbene si, il nostro territorio vanta la presenza di alcuni mastri cioccolatai che il mondo c’invidia: i nomi più importanti sono quelli di Roberto Catinari a Agliana e della famiglia Slitti a Monsummano Terme.
Le cialde di Montecatini e la produzione di brigidini
Redazione Discover Pistoia