Massimo, l’azienda della tua famiglia, Aboca, si è sempre contraddistinta per le indagini sul rapporto tra uomo e natura e per tentare di trovare in quest’ultima le risposte ai bisogni legati alla salute dell’essere umano attraverso lo sviluppo di modelli agricoli sostenibili e l’investimento nella ricerca scientifica. Potresti spiegarci come mai tu e i tuoi collaboratori avete deciso di dare alla vostra healthcare company una declinazione editoriale?
In realtà abbiamo sempre sentito l’esigenza di pubblicare libri, già negli anni ’80, con testi scientifici destinati a medici e farmacisti e poi dopo l’apertura di Aboca Museum, con la pubblicazione di copie anastatiche di alcuni testi antichi, volute per valorizzare l’importanza delle piante medicinali nella storia.
La casa editrice come tale è nata invece nel 2012 con la volontà di allargare il campo a pubblicazioni specializzate nell’ambito del rapporto tra Uomo e Natura. Ciò appare coerente con la missione della nostra azienda, fondata da mio padre nel 1978, e che si occupa di ricercare in natura soluzioni utili ed efficaci per la cura dell’uomo, nel rispetto dell’organismo e dell’ambiente. In questo contesto l’editoria è un modo per fare ricerca e per contribuire al bene comune. Per Aboca “ricercare” vuol dire in primis proiettare le sostanze vegetali dal mondo della tradizione a quello dell’innovazione, e lo facciamo attraverso laboratori di biologia dei sistemi, analisi metabolomica, ricerca clinica, Real World Evidence. Ma in una realtà come la nostra è fondamentale un approccio multidisciplinare e l’editoria un modo per entrare in contatto con nuove idee e per metterle in circolo, un’occasione preziosa per stimolare il dibattito e condividere conoscenza. I temi che proponiamo sono quelli che da quasi 45 anni portiamo avanti: lo studio approfondito della natura, dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, il rapporto tra noi e il mondo vegetale, la proposta di nuovi modelli di sviluppo economico.
Inoltre, Aboca è una Società Benefit, ciò significa che per statuto ci impegniamo a generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità: lo facciamo in molti modi, e la nostra attività editoriale è uno di questi.
Aboca è una Società Benefit, cioè che per statuto si impegna a generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità, sopratutto dall’attività editoriale della Aboca Edizioni.
Ritieni che le opere degli autori da voi scelti – narratori, scienziati e alcuni dei più influenti pensatori contemporanei che approfondiscono le tematiche della salute, della sostenibilità ambientale, del bene comune e di tutto l’universo riguardante la profonda connessione che vige tra noi e il nostro pianeta – possano veramente essere utili per incoraggiare e valorizzare ulteriormente la mission che Aboca porta avanti ormai da più di 40 anni, adoperandosi con azioni concrete per un futuro migliore per tutti?
Credo di sì. Sebbene i dati sulla lettura in Italia possano far pensare il contrario, ci sono molti segnali incoraggianti, sia quantitativi che qualitativi. Si deve inoltre considerare che per noi il “libro” non è un elemento a sé stante ma si inserisce nel più ampio contesto delle tante attività culturali che portiamo avanti. Dalla formazione per gli operatori professionali, che è per noi un elemento fondante, fino alla realizzazione di mostre, spettacoli e alle tante attività di incontro con le persone che organizziamo sul territorio e a livello digitale. È molto recente il lancio della community Aboca Life, voluta per stringere sempre più un rapporto diretto con le persone che utilizzano i nostri prodotti, una relazione che non si limita all’acquisto ma che vuole estendersi alla condivisione di un significato più profondo. Ecco allora che la casa editrice trova poi un momento di ulteriore valorizzazione nel nostro magazine di approfondimento ed i contenuti editoriali diventano occasione di confronto e stimolo.
In un momento storico in cui “sostenibilità” è una parola vuota, spesso abusata a fini di marketing, per noi è fondamentale lavorare seriamente su tematiche con cui ci confrontiamo da sempre e che oggi sono sempre più urgenti. La cura dell’ambiente, la salute dell’uomo e del pianeta, la tutela della biodiversità: sono aspetti complessi e interconnessi e le banalizzazioni mediatiche che mirano a rincorrere un trend non giovano a nessuno.
Tra i nostri autori abbiamo alcuni dei massimi esperti, italiani e stranieri, voci importanti su temi cruciali: Stefano Mancuso, Telmo Pievani, Luca Mercalli, autori bestseller come Fritjof Capra e James Nestor. Pensando alle uscite degli ultimi tempi mi vengono in mente scienziati come Bill Hansson, Jemma Wadham e Patrick Roberts, che sono luminari L’uomo è parte della natura,
e non ne è il padrone.
Massimo Mercati