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Il Museo del Tessuto di Prato

Dopo una collocazione temporanea nei locali del Palazzo Comunale (1997-2002), nel maggio 2003 il Museo ha trovato la sua collocazione definitiva nei locali restaurati della Ex Cimatoria Campolmi, fabbrica simbolo della vicenda produttiva tessile dell’area.
L’Ex Cimatoria Campolmi è forse il più importante esempio di archeologia industriale della Provincia di Prato, oggi trasformato in polo culturale e di aggregazione givanile di rilevo regionale.

Si tratta di un complesso architettonico di 8500 mq, collocato all’interno delle mura  medievali. Il suo sviluppo architettonico ha avuto inizio a partire dagli anni Sessanta del XIX secolo e si è protratto fino al 1950 circa. Del complesso architettonico il Museo del Tessuto occupa l’ala lunga occidentale (piano terreno e piano rialzato) e l’ala piccola a ridosso delle mura (piano terreno e piano rialzato) per una superficie complessiva di 3600 mq. L’edificio ospita inoltre la biblioteca comunale, una struttura di 5000 mq inaugurata nel novembre 2009.
Formazione delle collezioni Il primo nucleo del Museo del Tessuto si è costituito nel 1975 grazie alla donazione di un corpus di tessuti del XIV-XIX secolo da parte dell’imprenditore collezionista Loriano Bertini.
Attraverso continue donazioni dell’Associazione Ex Allievi dell’Istituto tessile, dell’Associazione Amici del Museo del Tessuto, di enti privati e pubblici nonché di molti privati cittadini della città, le collezioni di tessuti, costumi, abiti, accessori ecc. sono cresciute fino a raggiungere il patrimonio attuale, che è oggi di assoluto rilievo a livello internazionale.

Le donazioni di molte aziende del distretto tessile hanno permesso la costituzione di una sezione contemporanea che viene utilizzata per attività di formazione e mostre, denominata Textile Library.
La superficie espositiva del Museo è articolata in 6 grandi aree tematiche.
La visita si apre con il Locale Caldaia, la antica caldaia Cornivaglia utilizzata per la produzione di energia attraverso la combustione del carbone e poi del gasolio.
Il percorso espositivo prosegue nella sala più antica dell’intero complesso architettonico, dedicata all’esposizione delle collezioni storiche. La sala dei Tessuti Antichi espone le collezioni del Museo grazie a mirate rotazioni tematiche. Il piano terra si conlude con l’Area Materiali e Processi, un percorso tattile tra le fibre tessili accompagnato da pannelli esplicativi, oggetti antichi e moderni e video, che racconta le principali fasi di lavorazione del tessuto terminando con una nuova sezione dedicata alla sostenibilità nel settore tessile.


La visita prosegue poi al piano primo; qui la storia della produzione tessile pratese viene ripercorsa fin dalle sue origini nella sala Prato Città Tessile (XII secolo-1950) attraverso le sue tappe più significative: il sistema delle gore, il ruolo del mercante, l’industrializzazione e la nascita delle grandi fabbriche pratesi, il ciclo della lana rigenerata, la produzione militare durante la guerra. Si prosegue poi nella sala Prato e il Sistema Moda (1960-2000).
Attraverso una grande videoproiezione immersiva, lo spazio offre ulteriori punti di riflessione  sull’evoluzione della città negli anni recenti: la nascita del sistema moda, la diversificazione del prodotto, Prato e il rapporto con i grandi stilisti.
Due grandi sale destinate ad eventi e alle esposizioni temporanee concludono il percorso di visita.

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