Alla scoperta delle piante alimentari.
Fino a non molto tempo fa la raccolta delle erbe spontanee per uso alimentare era, almeno nelle campagne toscane, un sapere condiviso e comune, tramandato naturalmente da madre a figlia.
Non solo si sapevano distinguere le erbe buone da quelle insapori o addirittura pericolose, ma si conoscevano i metodi di cottura migliori per non disperdere i preziosi principi attivi ed anche i giusti abbinamenti che ne esaltavano le qualità. Così, ad esempio, il gusto un po’ amarognolo del dente di leone o della cicoria veniva stemperato grazie all’aggiunta di cicerbita, bietola selvatica (ricchissima di ferro) e giovani foglie di papavero.
Foto: esemplare di calendula e un momento del corso; in copertina borragine
La natura in questo campo era, e lo è tuttora, prodiga in ogni stagione e spesso la raccolta delle erbe, in tempi di magra, poteva rappresentare l’unica fonte di vitamine per l’intera famiglia. Nei periodi più fortunati si raccoglievano le erbe semplicemente per il gusto saporito, che nessun ortaggio coltivato è ancora riuscito ad eguagliare, a partire dai getti del luppolo e della vitalba, dell’asparago selvatico, del lattughino e del raperonzolo.
Con il diffondersi del benessere, e con la mancanza di tempo che questo ha comportato, la tradizione popolare si è perduta,e sono poche le erbe che ormai si sanno riconoscere: i semi di finocchio per i fegatelli, l’origano da seccare, la nepitella per i funghi e forse anche la pimpinella per insaporire le insalate.
Un po’ per la crisi, un po’ per il desiderio di riavvicinarsi a cibi più sani, più gustosi e genuini, oggi molte persone stanno riscoprendo questo sapere antico e le erbe dei campi sembrano essere tornate di moda, come testimoniano le tante pagine ed i tanti gruppi presenti sui social network.
Foto: esemplare di papavero e momento del corso
La raccolta degli “erbi” non è però un’arte da praticare con superficialità, dato che esistono anche piante tossiche o comunque da evitare, e all’inizio è bene affidarsi ad esperti o frequentare corsi come quelli organizzati dal Centro RDP Padule di Fucecchio e dalla Sezione Soci Coop Valdinievole ed inseriti nel catalogo EDA della Provincia di Pistoia.
Il prossimo corso su “Le buone erbe” inizia venerdì 11 marzo; informazioni presso il Centro (tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it) o visitando il sito www.paduledifucecchio.eu.
Enrico Zarri – Centro RDP Padule di Fucecchio