Tutela e valorizzazione: sei itinerari alla riscoperta di antichi mestieri. Ideato nel 1988, è visitato da 10.000 persone ogni anno.
L ’idea di costituire un sistema museale sulla Montagna Pistoiese nasce nel 1988, per opera della Provincia di Pistoia e dei Comuni del territorio. Il progetto è ambizioso e innovativo e trae ispirazione da realtà europee all’avanguardia in ambito museale, adottando appunto la formula dell’Ecomuseo: una strada molto conosciuta all’estero, soprattutto in Francia e nei paesi nordici, non altrettanto in Italia. Quando l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese muove i primi passi, i progetti similari in Italia si contano sulle dita di una mano. Pluripremiato per l’idea di fondo (targa d’oro a Parma per il miglior progetto di valorizzazione dell’Appennino) nel corso degli anni l’Ecomuseo da progetto è divenuto realtà, fino a raggiungere la sua conformazione attuale. È stato il primo Ecomuseo attivo in Toscana.
Diversamente dai cugini europei, l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese non si presenta come un parco tematico o un’area circoscritta dove ricostruire artificialmente edifici e strutture del passato; l’Ecomuseo qui ha operato e opera come strumento per leggere il territorio, per far emergere il lavoro secolare dell’uomo sull’ambiente, lavoro di cui rimangono tracce e testimonianze diffuse su tutta la nostra montagna. Il progetto ha recuperato queste testimonianze, restaurando edifici, percorsi, manufatti; le ha poi messe a sistema, strutturando una rete di sei itinerari, dotati di musei, luoghi del lavoro, punti informativi, che rendono evidente al visitatore e agli stessi residenti la propria storia e il processo di formazione del paesaggio che oggi caratterizza la Montagna Pistoiese.
Dal 2011 l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese è gestito dalla omonima Associazione, di cui fanno parte i vari Enti attuatori. La lettura storico-culturale proposta dall’Ecomuseo si articola quindi in un sistema di sei itinerari che sono offerti alla fruizione del pubblico, alla riscoperta di antichi mestieri, fabbriche del ghiaccio, molini ad acqua e mugnai, ferriere e fabbri, transumanza e pastori, pietre e scalpellini.
I sei itinerari tematici sono contraddistinti ciascuno da un colore-guida.
PUNTO INFORMATIVO DELL’ECOMUSEO
Il Centro operativo a cui fa riferimento tutto il sistema museale ha sede a Gavinana, nello storico Palazzo Achilli, dove è ospitato anche l’Archivio sonoro dell’Ecomuseo,una ricerca di oltre 1000 documenti sonori, in prevalenza canti, svolta a tappeto su tutta l’area della montagna pistoiese. Inoltre è da poco collocato nel Palazzo anche il Centro di Documentazione sull’Emigrazione “Mario Olla”. L’Ecomuseo è frequentato da quasi 10.000 visitatori all’anno, sia adulti che ragazzi. Per le scuole offre specifiche proposte didattiche, gestite da qualificati operatori, su argomenti quali l’energia rinnovabile, la storia del territorio, flora e fauna, le tradizioni popolari, i vecchi mestieri, ecc.
Contatti: ecomuseopt@gmail.com. ; Tel. +39 800 974102; www.ecomuseopt.it
TESTO
Manuela Geri
FOTO
Nicolò Begliomini
Carpe Diem – Abetonesport
Lorenzo Gori
Archivio Ecomuseo