Le opere del pittore pistoiese saranno esposte a Palazzo Comunale fino a gennaio.
L’anno di Pistoia Capitale italiana della cultura sta per terminare ma continua l’intensa programmazione culturale già intrapresa dall’amministrazione precedente.
Giovedi 21 dicembre, alle 17.30, verrà inaugurata una mostra dedicata al pittore Pietro Bugiani, allestita presso le Sale Affrescate di Palazzo Comunale, mostra visibile fino al 7 gennaio 2018.
L’esposizione e il catalogo, edito da Settegiorni Editore, sono curati da Edoardo Salvi con la collaborazione di Lucia Focarelli Bugiani. Una mostra importante, che attraverso le varie sezioni in cui viene narrata e la pubblicazione a supporto, vuole essere un omaggio e un riconoscimento al percorso di un artista che la critica ha riconosciuto fondamentale non solo per Pistoia. La mostra non è soltanto una monografica ma intende aprirsi anche a quegli artisti conosciuti e frequentati da Pietro Bugiani quali riferimenti connessi al suo lavoro.
Pietro Bugiani nasce a Pistoia il 2 Luglio 1905 e impara dal padre, insegnante di lettere, di violino e pittore dilettante, i primi rudimenti della pittura, seguendolo nelle passeggiate in campagna che era solito fare col pittore Cesare Gonfiantini, allievo di Fattori. La curiosità e il gioco del bambino con la tavolozza e i pennelli si trasformano in una vera passione durante l’adolescenza. Frequenta la Scuola d’Arte applicata all’Industria (poi Istituto d’Arte) di Firenze, dove riceve attenzioni di stima dal professor Cavalieri e, successivamente, l’Accademia delle Belle Arti e la Scuola Libera del Nudo. Le sue aspirazioni e l’amicizia, nata verso il 1920 con Michelucci, lo indirizzano allo studio dei Maestri del ‘400, studio che affronta con impegno ed entusiasmo.
Comincia a esporre nel ’24, a diciannove anni, suscitano consensi e incoraggiamenti, frequentando in quel periodo l’ambiente artistico fiorentino che gli permettono di conoscere e di venie a contatto con gli umori culturali che animavano quella città. In occasione del servizio militare (1925/26) a Torino, l’amico Costetti lo presenta a F. Casorati e il rapporto con questo artista d’avanguardia è determinante per gli esiti futuri della sua pittura. Rientrato a Pistoia, dipinge intorno al 1928 (sono del ’27 il Pomeriggio domenicale; Le Pecorine; Il mulino della Bure) una serie di immagini silenti e intensi di paese, bloccati in ore antelucane, dipinti che lo pongono certamente tra gli esponenti significativi della pittura in Toscana”. Dal 1929, anno in cui è invitato alla II Mostra del Novecento Italiano, alterna all’attività espositiva, tra cui le Biennali di Venezia, nel ’40 con una personale, alle Quadriennali di Roma e ad altre rassegne nazionali ed internazionali, a lunghi periodi di ritiro durante i quali approfondisce lo studio della pittura dell’800e durante i quali intensifica i rapporti con Carrà, De Chirico, Bernasconi, Viani.
Dal 1930 insegna alla Facoltà di Architettura e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e nel secondo dopoguerra svolge un’intensa attività di restauro (opere antiche) presso la Sovrintendenza alle Gallerie di Firenze. Dai primi anni ’50 continua la sua attività didattica presso l’Istituto d’Arte di Pistoia e il Liceo Artistico di Firenze, diventando punto di riferimento per i giovani artisti emergenti in ambito locale. Amante della solitudine e della meditazione, si ritira definitivamente nel privato continuando il suo lavoro di ricerca e sperimentazione unito all’approfondimento e alla interiorizzazione ulteriore di quegli autori che gli sono stati referenti culturali per tutta la vita.
Pietro Bugiani, un Maestro del Novecento a Pistoia
Dal 21 dicembre al 7 gennaio 2018
Orari: da lunedì a domenica dalle 10 alle 18 – lunedì 25 dicembre e lunedì 1 gennaio 2018 dalle 16 alle 19
Ingresso libero