Il gruppo aprirà il concerto degli Interpol.
La vocazione internazionale della band fondata a Buggiano (PT) nel lontano 2006 è una prospettiva che diventa realtà.
I Piqued Jacks alle ore 21:00 del 1 settembre 2015 apriranno il primo e attesissimo evento del “Settembre Prato”.
Ad inaugurare la kermesse musicale pratese sarà proprio la band toscana, selezionata recentemente dagli organizzatori del festival e dall’entourage degli Interpol.
Il gruppo indie-rock newyorchese guidato da Paul Banks vanta una serie di importanti successi e riconoscimenti: arrivano a Prato con 5 dischi all’attivo per presentare il loro ultimo lavoro “El Pintor” (2014).
Ad aprire il concerto degli Interpol saranno i Piqued Jacks, rientrati da poche settimane dagli U.S.A, dopo il loro secondo tour negli States.
Foto: I Piqued Jacks in studio e la locandina del concerto
“Abbiamo macinato oltre ventimila chilometri – raccontano i Piqued Jacks – e attraversato una dozzina di Stati. La scena musicale americana è incredibile, ci sono persone che per ascoltarti percorrono anche due ore in auto”. E’ proprio così: i Piqued Jacks fin dalle prime canzoni degli esordi cantano in inglese. Una scelta molto impegnativa ma che ha connotato il sound della band pistoiese, riconoscibile e apprezzato prima nella scena underground di Austin Texas e poi nelle numerose città toccate durante l’ultimo Atlas Tour, concluso nel giugno 2015.
“Appena rientrati in Italia dopo il secondo tour in U.S.A. – proseguono i Piqued Jacks – abbiamo suonato in diversi festival, fra questi il Marea Festival di Fucecchio e adesso arriva Settembre Prato con gli Interpol. Ci sentiamo molto carichi, per noi questa chiamata rappresenta uno scalino importante per il futuro della band”.
I Piqued Jacks, dopo aver pubblicato singoli, EP e LP – ultimo fra questi “Climb Like Ivy Does” del 2015 – sono già pronti per incidere il loro primo album acustico, subito dopo essere scesi dal palco e aver ascoltato gli Interpol. “Da tempo ci chiedono di incidere un album acustico – afferma il chitarrista Francesco “Penguinsane” Cugia – e nelle prossime settimane inizieremo a lavorare a questo progetto”. I giovani musicisti sono molto legati e raccontano la loro esperienza americana e italiana a quattro voci, sempre ben accordate fra loro, una sinergia che certamente aiuta quando per settimane intere ci si sposta per migliaia di chilometri. “Negli Stati Uniti – raccontano i Piqued Jacks – ogni giorno percorrevamo 8 ore di auto per arrivare nel luogo del concerto. Suonavamo e al mattino seguente ancora altre 8 ore per raggiungere la nuova meta, siamo una band rodata e pronta a suonare in ogni contesto… anche senza spie e sound-check! “.
Non resta che andare ad ascoltarli nella grande serata di Prato, dove Buggiano incontra New York… grazie alle infinite possibilità dell’arte.
Info per l’evento: https://www.facebook.com/events/353503734847876/
Emanuel Carfora