Giuseppe Gherpelli, Presidente dell’ Associazione Teatrale di Pistoia ci parla del restauro del Teatro Manzoni e del nuovo progetto “Manifatture Digitali Cinema” di Pistoia
La scelta di procedere alla progettazione del restauro del Teatro Manzoni è il frutto della congiunta volontà del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, e costituisce uno dei primi, concreti risultati del lavoro avviato con la Regione Toscana e gli altri Promotori per la elaborazione del Piano Strategico della Cultura della Città e della Provincia, condiviso con la Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio.
Il percorso che i quattro Enti hanno intrapreso prevede che la prima fase della progettazione consista nella esecuzione dell’integrale rilievo dell’immobile, affidato a un pool di professionisti d’alto livello, che avrà luogo, in piena sicurezza, con l’impiego delle più sofisticate metodologie e strumentazioni, utilizzando anche, se possibile, queste settimane di forzata chiusura. Le altre fasi progettuali vedranno dispiegarsi le altre specializzazioni (strutture, sicurezza e prevenzione incendi, impianti elettrici speciali e meccanici, illuminotecnica, acustica, arredi, ecc.). I quattro Enti contano di redigere entro l’anno il piano finanziario che dovrà accompagnarne l’approvazione, prevista per i primi mesi del 2021, l’anno nel quale, in autunno, potranno iniziare i lavori. L’Associazione Teatrale Pistoiese ha già aperto le consultazioni in vista dell’utilizzo di sale alternative per la stagione teatrale 2021/2022.
Un’altra scelta, frutto anch’essa dell’elaborazione in corso del Piano Strategico della Cultura, riguarda le prospettive di sviluppo dell’Associazione Teatrale Pistoiese, prevede l’avvio del progetto Manifatture Digitali Cinema di Pistoia. Raccogliendo una suggestione scaturita dall’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, la Regione Toscana ha proposto al Comune e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia di aprire in città la terza esperienza del programma di sviluppo delle Manifatture Digitali Cinema, dopo quella di Prato (dedicata ai costumi del cinema e del teatro) e di Pisa (dedicata all’innovazione tecnologica e alla ricerca applicate ai nuovi modi di raccontare per immagini). Il “cineporto” pistoiese è stato pensato per la progettazione e la realizzazione delle scenografie e delle colonne sonore, oltre che per l’alta formazione in materia, e avrà anch’esso spazi dedicati all’ospitalità delle produzioni cinematografiche, per svolgervi casting, camerini per trucco e parrucco e molto altro.
Inserito nell’Accordo di Programma Quadro “Lo sviluppo nell’industria audiovisiva”, stipulato tra l’Agenzia governativa per la Coesione Territoriale – Sensi Contemporanei, la Direzione Generale Cinema del MiBACT e la Regione Toscana, il progetto pistoiese è vicino, proprio in queste settimane, alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa che ne regolerà il lancio e la gestione, affidati, come negli altri casi, alla Fondazione Sistema Toscana.
Nella previsione contenuta nel progetto, il laboratorio scenografico delle Manifatture Digitali Cinema coinciderà con quello dell’Associazione Teatrale Pistoiese, e sarà a disposizione anche di tutta la rete teatrale toscana.