Trekking urbano con passeggino alla scoperta delle mura di Pistoia e la caccia al Tesoro nel quartiere delle Fornaci.
Torna “Pistoia è la mia casa” con gli appuntamenti del weekend del 15 e 16 ottobre. Una occasione per conoscere uno dei quartieri cittadini scoprendolo con una singolare “Caccia al Tesoro” domenica mattina e poi la possibilità di andare alla ricerca di angoli segreti delle mura di cinta di Pistoia il sabato pomeriggio.
TREKKING URBANO CON PASSEGGINO
L’itinerario attraverserà il centro storico facendo percepire lo sviluppo della città dalla prima occupazione in epoca antica fino a oggi. L’attenzione sarà rivolta verso un monumento che non si trova in un luogo puntualmente delimitato, ma riemerge in molti punti della città a ricordare come questa si è ampliata e trasformata; un monumento voluto non per ragioni estetiche, ma per difendere dai pericoli della guerra i cittadini e per separarli dagli abitanti della campagna e delle altre città. Il percorso invita a osservare le vecchie pietre delle mura pensando alle persone, alle relazioni che i cittadini di Pistoia instaurarono tra di loro e con i loro vicini nella città murata.
L’inizio della passeggiata sarà una sorta di immaginario dialogo con i bambini: un dialogo fatto per suscitare la curiosità e innescare l’amore per la ricerca. «Che cosa è questo vecchio muro? A cosa sarà servito?»; «Ce ne saranno altri in città simili a questo?»; «Quando lo avranno costruito?»; «Chi, come, perché?»; «Perchè poi le avranno distrutte?»; «Come possiamo rispondere alle nostre domande?»
Quest’ultima è la domanda alla quale gli organizzatori tengono di più.
La città di Pistoia ha avuto almeno tre circuiti di mura, costruiti a partire dal Medioevo. I tratti che si vedono ancora oggi in molti luoghi della città sono quelli delle ultime fortificazioni, la così detta terza cerchia costruita a partire dal XIV secolo, rinforzata nel XVI secolo con bastioni in corrispondenza delle porte e unita alla Fortezza Santa Barbara. Queste mura rimasero integre fino al XIX secolo, quando il comune di Pistoia iniziò a demolirne alcune parti per facilitare il transito delle persone e dei mezzi di trasporto.
Osservando la carta di Pistoia è molto evidente questo circuito murario che assomiglia a un grande aquilone disegnato dal Viale Petrocchi, da un tratto di Via Dalmazia, dalle Vie dei Macelli, del Torrente, dei Campisanti, del Bastione Mediceo, IV Novembre, Attilio Frosini, Antonio Pacinotti.
E oggi ci poniamo una banale considerazione. La storia ci insegna che a un certo punto questi muri diventano inutili, perché le guerre finiscono o cambiano le leggi. Qual è il loro destino quando, per fortuna, non servono più? Senza dubbio è bene che siano abbattuti e che non interferiscano più con la vita delle persone, ma è altrettanto bene che rimangano come monumenti, come memoria delle scelte, talvolta pazzesche, dell’umanità.
Orario di ritrovo: 15.30
Luogo: Piazza Giovanni XXIII. L’evento, organizzato da Artemisia, si terrà anche in caso di pioggia.
Durata: 1 ora
LA CACCIA AL TESORO
Ci sono luoghi della città che ci sono estranei, in cui non abbiamo mai passeggiato, o dove i nostri interessi o le nostre occupazioni non ci hanno mai portato. Fra questi senz’altro il quartiere delle Fornaci che sarà al centro dell’appuntamento con la “Caccia al Tesoro” di “Pistoia è la mia casa”.
Il quartiere delle Fornaci prende nome dalla grande Fornace che si trova lungo viale Antonelli. Il quartiere, adesso popolato di palazzi, strade e negozi, in un tempo non troppo lontano fu una campagna abitata da contadini: gli artigiani della Fornace fabbricavano mattoni e altri oggetti con la terra che si scavava in tante buche, tutte attorno. In questa campagna agli inizi del Novecento scorrazzavano alcuni artisti: tavolozza e colori in spalla, piedi lesti e qualche bicicletta, partivano in spedizione per trarre la propria ispirazione a contatto con la natura. Poco oltre la Fornace c’è anche un fiumiciattolo, dove le donne andavano a lavare i panni, un grande prato pieno di alberi da frutto, una chiesetta, alcune scuole, una vecchia fabbrica dove ora si fabbricano ‘emozioni’, il circolo per passare il tempo.
Negli anni Ottanta l’area tra via Sestini e via Antonelli fu oggetto di un intervento di edilizia popolare curato dall’Architetto Savioli, che ridisegnò totalmente lo skyline della città. Vennero quindi costruiti alcuni edifici moderni di grandi dimensioni che volevano anche caratterizzarsi come elemento di diversità rispetto all’architettura della tradizione toscana. Se ne intravedono i profili da tutta la città, superando le chiome degli alberi e le altre case: qualcuno, senza saperlo, pensa siano castelli, altri delle astronavi oppure degli osservatori per le stelle.
Orario di ritrovo: 10.30
Aperto ai bambini dai 6 agli 11 anni
Luogo: Circolo Arci delle Fornaci
Durata: 1 ora e 30 minuti. La visita è curata da Artemisia.
INFO E PRENOTAZIONI
Per partecipare ai vari eventi, tutti gratuiti, è obbligatoria la prenotazione all’800/012146 oppure allo 0573/21331
IL PROGRAMMA COMPLETO
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