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Torna a splendere la Ferriera Papini di Maresca

Completato il restauro della ferriera che risale alla fine del 1400. Inaugurazione domenica 25 settembre alle 16.

Una delle grandi opere di ingegneria della Montagna Pistoiese, citata persino nei racconti di Cosimo I De’ Medici nel Cinquecento, torna a risplendere come non mai regalando una attrazione in più ai turisti che vogliono visitare il nostro appennino.

Domenica 25 settembre, a partire dalle ore 16, ci sarà l’inaugurazione della Ferriera Papini di Maresca, una delle più antiche di tutta la Toscana: appuntamento in via del Teso 25 a Maresca.

LA STORIA

In una lettera di Cosimo I De’ Medici, nel 1542 la Ferriera di Maresca viene menzionata come già esistente e funzionante: si suppone quindi che la sua costruzione possa risalire alla fine del 1400. Essa costituisce un’importantissima testimonianza per la storia della lavorazione del ferro in Toscana: nel 16° secolo, infatti, la Montagna Pistoiese, grazie alla ricchezza di boschi e di acque, fu scelta dai Medici, signori di Firenze, per diventare il primo polo siderurgico dello Stato Toscano.

Sulla Montagna Pistoiese arrivava pertanto la ferraccia, in arrivo dall’Isola d’Elba, che veniva trasportata dopo un lungo percorso via mare, fiume e infine a dorso di mulo; qui veniva lavorata, “cotta”, depurata da zolfo e altri minerali e trasformata in acciaio: i fabbri poi ne ricavavano armi, attrezzi agricoli e altri oggetti dell’uso quotidiano.

Nel 1995 in virtù dei suoi 500 anni di storia, tutto l’edificio e i macchinari in esso conservati sono stati dichiarati bene di rilevante interesse culturale da parte della Soprintendenza ai Monumenti di Firenze Pistoia e Prato, che vi ha apposto il vincolo diretto. La Ferriera, di proprietà della famiglia Papini, ha lavorato con continuità fino alla metà degli anni ’80; in seguito, a causa di lunghi anni di inattività, la struttura si era rapidamente deteriorata e fino a due anni fa versava in cattive condizioni.

ferriera maresca 5 ferriera maresca 3

L’OPERA DI RECUPERO

I guai maggiori riguardavano soprattutto le coperture, puntellate in più punti, ma anche i manufatti custoditi al suo interno, nonché i macchinari a energia idraulica ancora presenti e visibili negli antichi locali. Perdere la ferriera avrebbe significato rinunciare a una importante parte della memoria storica collettiva dei nostri paesi: questo opificio infatti ha rappresentato per tutta la montagna pistoiese un simbolo di operosità e di competenze artigianali.

Consapevole del valore culturale della Ferriera e convinto della assoluta necessità di fermarne il declino, l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese a fine 2013 ha avviato un percorso di ricerca fondi per dare avvio alle opere di restauro curato dall’arch. Alberto Santiloni, sotto la supervisione della Soprintendenza di Firenze (architetto Sergio Sernissi; dott.ssa Maria Cristina Masdea). Sono poi state trovate le prime risorse per iniziare i lavori fino al contributo finale grazie al bando 2014 della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che ha garantito 80.000 euro.

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Alcuni degli strumenti di lavoro all’interno della Ferriera (foto Ecomuseo Montagna Pistoiese)

L’UTILIZZO DELLA FERRIERA DI MARESCA

La Ferriera già in questi giorni viene proposta come mèta di visita alle scuole e ai gruppi organizzati, unitamente a tutto il percorso del ferro dell’Ecomuseo, che comprende anche il museo del Ferro e il limitrofo giardino didattico a Pontepetri (dove sono state ricostruite a scopo dimostrativo due grandi ruote di legno, una da mulino e una verticale azionate dall’energia idraulica).

Per completare definitivamente la Ferriera, rimane ancora un intervento da fare: il restauro della ruota idraulica, un oggetto raro, le cui pale di quercia hanno girato per centinaia di anni. Per questo intervento occorrerà reperire nuove risorse, in modo da gestire il manufatto con l’accuratezza scientifica del caso. La Ferriera di Maresca può così diventare un caso-studio, da sottoporre a moderni metodi di indagine archeologica, come la datazione dei legni antichi tramite il carbonio 14.

INFO UTILI

Contatti Ecomuseo: numero verde 800 974102 attivo martedì, mercoledì, giovedì 9.30-13.30 e 14.30-18.30/ venerdì, sabato, domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30. Tutte le informazioni sulla Ferriera di Maresca sono reperibili sul sito dell’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese www.ecomuseopt.it 

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