E siste una domanda di natura o meglio il desiderio di conoscere luoghi in cui il tempo si dilata ed è legato al tic tac delle componenti naturali?
La sensazione che ne ricaviamo, leggendo la cronaca quotidiana o gli articoli di commento sulla società odierna, è che questa tendenza sia diffusa, e, pur con le diverse chiavi di lettura che gli possiamo riconoscere, il borgo di crinale circondato da un paesaggio vivo e vitale senz’altro è l’ideale proscenio dove trovare risposte ed esempi concreti.
Buggiano, borgo medievale, è anche un paesaggio agrario storico, in cui la “campagna” è talmente entrata dentro le resedi private, che queste si sono trasformate o in terre dove si coltiva l’olivo assieme all’orto e ai frutti, o nel luogo ideale dove disporre collezioni botaniche capitanate dalla tradizione. Nasce da questa radice la manifestazione biennale ‘La Campagna dentro le mura’ che si svolgerà domenica 30 aprile e 7 maggio e che prevede l’apertura di 18 giardini e orti privati del borgo.
Nei giardini di Buggiano troviamo ricche collezioni di agrumi di colore giallo (limoni, pompelmi, cedri) e di colore arancio (aranci dolci e amari, mandarini e clementini, mandarini cinesi) o verde (bergamotto). A queste, nel tempo, si sono affiancate specie e varietà che hanno attraversato il gusto e la sensibilità nel comporre lo spazio giardino: cosicché troviamo lillà, calicanti, azalee e camelie, palme e arbusti da fiore della macchia mediterranea, come piante aromatiche e rare rampicanti (esempio la bignonia unguis cati), accanto ai tradizionali glicini e rose banksie.
I proprietari hanno continuato nel tempo a tessere giardini ornamentali, il cui gusto è squisitamente segreto, nobile d’intenti ma legato all’uso familiare di questi spazi. Colpisce che non c’è cesura in questi spazi segreti, bensì, ed è quello che impressiona, sono luoghi in cui il senso di ospitalità si mescola alla cultura paesana e alla cultura di giardineria: qui i forestieri, se in pace, sono ben accetti nella propria corte privata; qui si trova l’occasione buona per discutere assieme sul buono stato di conservazione delle collezioni, magari per operare uno scambio di semi e di talee; senz’altro, il luogo diventa desco per un assaggio dei frutti che si ricavano dagli stessi giardini. Una visita a Buggiano Castello durante ‘La Campagna dentro le Mura’ è l’occasione per riassaporare un mix di cultura contadina e di gardening amatoriale, uniti dalla stessa radice manuale, lo sporcarsi di terra le mani e lo stare chino, l’apprezzare cosa comporti la scelta di vivere a contatto con la natura, o meglio di riappropriarsi dell’istinto e del voler relazionarsi con i beni primari della terra.
La nona edizione della manifestazione cade a vent’anni dalla prima e vede il ritorno del paesaggista toscano Stefano Mengoli, all’epoca ideatore insieme all’Associazione Culturale Buggiano Castello di questo evento, in qualità di consulente artistico.
TESTO
Stefano Mengoli
FOTO
woola.it