l’interno della RSA “Gli alberi” di Gavinana. Il centro socio sanitario situato sulla Montagna Pistoiese
Non sono soltanto i suoi oltre 150 dipendenti e l’indotto corrispondente a rendere la Fondazione Turati di Gavinana una delle realtà più radicate nel territorio della Montagna pistoiese. Ci sono anche il suo mezzo secolo di storia e le decine e decine di persone che, in questo lasso di tempo, hanno contribuito a scriverla con la loro presenza, il loro lavoro e il loro impegno teso al miglioramento continuo, oggi comprovabile da importanti attestazioni di qualità.
Nata dove un tempo sorgeva una colonia estiva per ragazzi denutriti, provenienti da famiglie molto povere o vittime di guerra, con l’istituzione della Fondazione, nel ’66, la struttura divenne un centro di riabilitazione psicomotoria infantile che accoglieva pazienti da tutta Italia.
Oggi il Centro socio-sanitario di Gavinana si sviluppa su unità diverse, distribuite in 14mila mq di superficie, immersi in un parco di sette ettari circondati dall’Appennino pistoiese. «L’assistenza delle persone fragili non è unicamente una questione di terapie – afferma Maurizio De Scalzi, direttore generale della Onlus – perciò le nostre strutture sono pensate per offrire a ospiti e pazienti grandi ambienti fruibili, sia interni sia esterni, e spazi verdi». Un criterio, questo che ha accompagnato la realizzazione di tutti i tre centri socio-sanitari della Turati (oltre a quello di Gavinana, anche quelli di Vieste e Zagarolo), costruiti in posizioni panoramiche e verdeggianti. Rispetto alle altre realtà «sorelle», quella di Gavinana, che è la primogenita, riassume in sé le caratteristiche, la filosofia di fondo e l’offerta della Fondazione: propone infatti un’assistenza a 360 gradi per soggetti anziani e fragili, comprendente 230 posti letto distribuiti tra un Centro di riabilitazione, una residenza sanitaria per disabili gravi («I prati») e due residenze sanitarie assistite («Gli alberi» e «I fiori»). «Qui sono previsti livelli di intensità assistenziale crescente – prosegue De Scalzi – dalla Rsa per autosufficienti e dalla Bia, una sperimentazione della Regione Toscana che copre la parte ‘buia‘ compresa tra autosufficienza e non autosufficienza, fino alla non autosufficienza vera e propria». Ma ci sono anche moduli specialistici per gli stati vegetativi e i disturbi cognitivo comportamentali, e un reparto di cure intermedie, altra sperimentazione regionale rivolta a quanti hanno superato la fase acuta della malattia ma non sono ancora in grado di tornare a casa».
l’interno della RSA “Gli alberi” di Gavinana. Il centro socio sanitario situato sulla Montagna Pistoiese
Motore di tutte le attività proposte è la riabilitazione, su cui la Fondazione vanta un’esperienza consolidata e completa. I servizi attivati comprendono fisioterapia e riabilitazione motoria per il recupero e il trattamento di patologie sia neurologiche sia ortopediche. «Le prestazioni sono rivolte, oltre che ai nostri ospiti, anche a pazienti provenienti dagli ospedali di Pistoia e Pescia – spiega Rosario Imbriaco, direttore sanitario del Centro di riabilitazione di Gavinana – ma negli ultimi anni, a riprova dell’ottimo lavoro svolto dal nostro team di fisioterapisti e logopediste, è cresciuto il numero dei pazienti provenienti dai nosocomi di Firenze, Empoli e Prato».
Accanto agli aspetti strettamente terapeutici, la Fondazione presta grande attenzione anche a fattori quali la pulizia degli ambienti o la qualità del cibo. «Per chi soggiorna a lungo da noi l’alimentazione è importante – dice De Scalzi – e per questa ragione in ognuna delle nostre sedi è presente una dietista: l’idea è elevare il più possibile i livelli di qualità e benessere nelle strutture. La gestione della quotidianità, inoltre, è affidata a équipe composte da medici, operatori, educatori e animatori impegnati a per far sì che la vita nelle residenze non sia passiva o solo dedicata alle terapie, ma comprenda anche socializzazione e intrattenimento». Sulla Montagna pistoiese, a questo scopo, sono nate molte proficue collaborazioni con le istituzioni, le scuole, le associazioni culturali e di volontariato.
Il Centro socio-sanitario situato nel cuore della Montagna Pistoiese è immerso in uno splendido parco di sette ettari
È anche grazie alla sensibilità e alla considerazione verso tutti questi aspetti che il Centro socio- sanitario di Gavinana ha acquisito nel 2018 il marchio Qualità & Benessere. Quest’ultimo si basa su indicatori come ad esempio il cibo e l’empatia del personale, e rappresenta una rilevante attestazione di qualità. «Un percorso, questo, che presto sarà intrapreso anche per le altre sedi», precisa De Scalzi, che aggiunge: «Ci preme inoltre restare al passo con i tempi e con i progressi medici: a tal fine, dal 2017 abbiamo creato un comitato scientifico composto da primari e docenti universitari, capace di sovrintendere e coordinare tutta la nostra attività medica e assistenziale».
Testo a cura della Redazione