25 luglio, arriva San Iacopo e torna la Giostra dell’Orso dopo un anno di assenza. Buona festa a tutti!
Ci siamo: eccoci arrivati al giorno della festa che, come sempre, sarà caratterizzata dalla Giostra dell’Orso che, dopo un anno di stop, ritorna in Piazza Duomo. E’ la Festa vera, quella che pistoiesi e turisti attendono fin dall’inizio di queste ricorrenze iacopee. Alle 19.00 per le vie del Centro sfilerà il Corteo Storico, a cui prenderanno parte i rioni cittadini, la compagnia dell’Orso e il Gruppo Storico di Carmignano, ormai “amico” della nostra città, dopo la presenza già ad altre iniziative, quali la vestizione di San Jacopo. A seguire, dalle 21.30, ecco finalmente il momento più atteso: l’apertura della Giostra.
LA STORIA DELLA GIOSTRA
La corsa dei cavalli risale al 1200, anche se le prime testimonianze certe relative al percorso sono del XVI Secolo, quando la giostra consisteva in una corsa in rettilineo che partiva da Pontelungo ed arrivava fino al centro storico. Fin dagli albori, la Giostra si teneva ogni anno, e solo in casi gravissimi, di pestilenze, guerre o eventi catastrofici è stata sospesa. All’inizio del XIX Secolo, fece la sua comparsa la vera e propria Giostra, con la classica corsa in tondo. La Giostra “moderna” si tiene dal 1947, con alcune modifiche al percorso dal 1948 al 1957, per poi essere sospesa fino al 1974, a causa degli archi che erano stati posti a sostegno del Palazzo Comunale, a seguito di alcuni cedimenti del terreno. Dal 1975, la Giostra si svolge regolarmente, con alcune lievi modifiche al percorso.
LA GIOSTRA DEL 2016
Per ridurre il più possibile i rischi per cavalli e cavalieri, saranno tante le novità apportate al regolamento. Innanzitutto si è tornati ai tre cavalli più uno di riserva per ogni rione come succedeva fino a pochi anni fa e le razze sono più robuste e quindi con meno velocità di punta rispetto ai purosangue.
Le regole per la corsa sono state rese più stringenti: i cavalieri avranno limiti di velocità massima e minima, pena la non attribuzione del punteggio al cavaliere che non avrà rispettato tali limiti. I punteggi saranno maggiormente differenziati, e graduati in cinque diversi scaglioni, con l’obiettivo in questo modo di privilegiare la precisione del colpo all’ “orso”. E sempre in tale ottica, il fantino dovrà colpire il braccio meccanico alla fine di ogni giro, non solo alla fine della gara. Se i due cavalieri che si fronteggiano totalizzeranno lo stesso punteggio, il rione che avrà corso più rapidamente si aggiudicherà un punto in più.
Lo Speron d’Oro sarà assegnato al cavaliere che avrà raggiunto il punteggio più alto, privilegiando quindi la precisione nel tiro. Il meccanismo relativo all’attribuzione dei punti è sicuramente più complesso. Ma il pensiero del Comune e dei rioni è indubbiamente rivolto alla sicurezza.
Una curiosità: per scelta del Comune, il palio che verrà assegnato quest’anno al rione vincitore, è lo stesso che era stato realizzato per la Giostra del 2014, e che non è mai stato attribuito, in segno di rispetto verso gli animali, e verso i rioni che li hanno perduti. Le motivazioni sono da individuare nella volontà del Comune di ricordare una volta di più il sacrificio degli animali, che è stato monito per rendere la Giostra più sicura.
Perché la Giostra dell’Orso è divertimento, colore e gioia. Ci vediamo in Piazza del Duomo!
Mi chiamo Chiara Innocenti e sono nata a Pistoia il 17 aprile 1977. Dopo la laurea in Legge all’Università di Firenze, sono stata Assessore alla Cultura della Provincia di Pistoia dal 2009 al 2012. Attualmente lavoro presso Uncem Toscana, dove mi occupo di Politiche Giovanili.