Pistoia capitale italiana della cultura 2017: perché ha vinto

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Tutti i progetti, le idee e le bellezze che hanno permesso a Pistoia di vincere. Ecco il progetto presentato al Ministero dei Beni Culturali.

È una giornata di grande orgoglio e soddisfazione per Pistoia e per i pistoiesi: la città il 25 gennaio ha ottenuto un riconoscimento a lungo sperato, ma anche profondamente meritato: il titolo di Capitale italiana della cultura 2017. In conferenza stampa, il sindaco della città Samuele Bertinelli ha spiegato i perché della vittoria.

“Determinanti sono stata la collaborazione con le realtà del territorio e la coralità polifonica che si è venuta a creare fra gli attori – ha raccontato – ma soprattutto la connotazione qualitativa e la sostenibilità del progetto. Pistoia già investe più del doppio della media nazionale in cultura e questo riconoscimento non farà che accelerare i piani che erano già in essere o programmati”.

Tra i punti più importanti del dossier che ha impressionato la giuria del Mibact, sicuramente la riqualificazione dell’area dell’Antico Ospedale del Ceppo, già iniziata con il restauro in estate del Fregio robbiano e l’apertura del rinnovato Museo della Sanità. Fondamentale il progetto di sviluppo di Palazzo Fabroni, museo di arti contemporanee e visive, e della sua area verde.

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Foto: alcuni momenti della conferenza stampa di martedì 26 gennaio

La stagione sinfonica e cameristica organizzata dalla Fondazione Promusica, la tradizione organaria secolare, che tutt’oggi vive con la Fondazione Tronci, il Pistoia Blues, il recupero della cinta muraria e della Fortezza Santa Barbara, i lavori di restauro di Palazzo dei Vescovi in collaborazione con la diocesi e la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, sono tra le motivazioni che hanno fatto il resto. Da non dimenticare il piano di ampliamento di Pistoia Sotterranea, l’esposizione permamente dell’Arazzo Millefiori e la grande mostra internazionale su Marino Marini.

Alla conferenza ha partecipato anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, che ha elogiato la forte solidità del progetto. 

Tra i presenti, monsignor Fausto Tardelli che ha mostrato “grande felicità per la città, riconosciuta finalmente per quello che vale”, Ivano Paci, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che ha raccontato di un esito sicuramente non scontato e Alessio Colomeiciuc, presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, che parlato di un percorso lungimirante e ragionato e di un “piccolo Rinascimento pistoiese”.

La redazione di NATURART e Discover Pistoia è profondamente grata e soddisfatta di aver fatto parte del dossier, grazie al riferimento alla rivista e alla sua attività nel paragrafo 29 come esempio di eccellenza per la promozione di Pistoia, in Italia e all’estero.

Redazione Discover Pistoia

redazione discover

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